L’edificio è ubicato all’angolo di due vie e risulta isolato rispetto alle costruzioni limitrofe esistenti. Il volume che ne risulta, sfruttando le differenti inclinazioni delle vie, viene ‘spezzato’ nella sua parte mediana; da un iniziale allineamento con la via Veronese piega per andare a raccordarsi perpendicolarmente con la via Rueglio. Tale frattura viene evidenziata in facciata dal volume della scala che aggetta leggermente sulla via Veronese con un ‘foglio’ di mattoni che funge da cerniera fra i due blocchi dell’edificio. La modulazione dei materiali utilizzati per le facciate segue tale logica volumetrica: il basamento in mattoni sale a contenere il movimento dei due blocchi intonacati. Il movimento del mattone è evidenziato ulteriormente da quello del tetto e del cornicione che raccolgono la spinta verso l’alto delle due testate e si inclinano leggermente a proseguire idealmente lo sviluppo longitudinale del parallelepipedo spezzato. I balconi, verso via e verso cortile, seguono un’unica costruzione geometrica: due archi di cerchio passanti entrambi per tre medesimi punti (i due estremi dell’edificio e il centro della cerniera costituito dalla scala).
Questa costruzione, sovraimposta sulla precedente, tende a unificare ulteriormente il volume in un unico movimento armonico.
Anno: 2006
Committenza: PROGIM S.r.l
Realizzazione: Borini e Prono S.p.a
Dimensioni: 650 mq
Posizione: Via Rueglio 10 – Torino